QUARTU. Le operazioni di emergenza sono iniziate: a Molentargius arrivano i camion carichi di materiali per la realizzazione dello stradello che permetterà di raggiungere la zona dell'incendio che da settimane sta rendendo impossibile la vita di centinaia di residenti della zona e non solo. È solo il primo passo del piano di emergenza adottato per affrontare il pericolo del terreno dei fuochi quartese (QUI IL PIANO D'EMERGENZA ADOTTATO DAL SINDACO DI QUARTU STEFANO DELUNAS).
La seconda fase partirà la settimana prossima, quando su quella discarica diventata un calderone sotterraneo nel quale non si sa bene cosa stia bruciando verrà riversata la terra mista ad argilla che soffocherà il rogo. Il passo successivo sarà la caratterizzazione, che permetterà di capire quali rifiuti sono stati interrati. Si procederà poi con la bonifica.
Il comitato spontaneo No Diossina, intanto - che ha già presentato un esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità - chiede che prima dello spegnimento delle fiamme vengano effettuate delle analisi sulla qualità dell'aria, per capire da cosa sono costituite quelle nubi tossiche che da agosto appestano l'aria.