CAGLIARI. Giuseppe Boy, 58 anni, attore cagliaritano di teatro e cinema, regista, poeta e performer, dirige i Laboratori di “Lettura Jazz” della poesia e il progetto recentissimo "La Tana della Poesia", con cui sta realizzando ora l’"Abbuffata di poesie sparse". Dopo aver collaborato con diverse compagnie teatrali sarde (Origamundi, Palazzo d’inverno, Actores Alidos, Il Crogiuolo, Riverrun, La maschera, S’arza teatro, Teatro Olata, Aquilone di Viviana) e aver collaborato con il gruppo di ricerca svedese Instituet for Scenkonst, si è dedicato al progetto l’Eptacordio di cui è stato fondatore e poi attore o regista di tutti gli spettacoli dedicati al poeta italo-americano Emanuel Carnevali.
Dalla metà degli anni ’90 ha iniziato a realizzare recital-concerti di poesia e musica, sperimentando una forma di recitazione sempre al confine col canto, da solo e con un gruppo di musicisti con cui poi ha dato vita al gruppo Amalgàma. Attualmente è uno dei componenti dei Begli Elementi. Dal 2009 porta in giro per l’Italia “Poesie sparse”, spettacolo domestico di poesie con chitarra. E’ stato interprete di film, come "Con amore, Fabia" di Maria Teresa Camoglio, "Il Figlio di Bakunin", di Gianfranco Cabiddu, il recentissimo "Nel mondo grande e terribile", di Daniele Maggioni e Maria Grazia Perria, di diversi cortometraggi fra cui "I frutti sperati", di Ezio Maisto, " Disco volante" di Matteo Incollu che ha inaugurato l’ultima edizione dell Skepto film festival di Cagliari e "Addivanati", di Licio Esposito e di alcune fiction televisive, fra cui "Fuoco Amico", di cui Raoul Bova era l’interprete principale.
Recentemente ha partecipato alle riprese mini serie tv "Principe libero", sulla vita di Fabrizio de Andrè, con Luca Marinelli e Ennio Fantastichini, e del film "Figlia mia", diretto da Laura Bispuri con Valeria Golino e Alba Rohrwacher, che usciranno nel prossimo autunno. Come autore di poesie, ha pubblicato, nel 2011, la raccolta auto-prodotta “Autoritratto di un uomo palloso”, nel 2013 “Ho ancora tutta la vita da rimettere a posto” e nel 2015 “Sisifo invecchiato” con le edizioni Il Cenacolo di Ares. In passato ha collaborato alla realizzazione della rivista telematica "Pensamentus" e all’organizzazione della manifestazione Ethnicus – festival delle culture migranti.