MARSIGLIA. Nessuna sorpresa sulla Montée de la Bonne Mère nella crono individuale di Marsiglia. Ad aggiudicarsi la tappa numero 20 del Tour è il polacco della Bora-Hansgrohe Maciej Bodnar, alla prima vittoria nella Grande Boucle. Chris Froome, terzo al traguardo del Vélodrome, mette un'ipoteca sulla quarta vittoria in cinque anni nella corsa ciclistica più famosa al mondo: sarà lui domani a sfilare in maglia gialla sugli Champs-Élysées. Dietro di lui non ci sarà il beniamino di casa Romain Bardet, che oggi ha rischiato seriamente di finire giù dal podio finale scivolando in terza posizione con un solo secondo di vantaggio sul basco del Team Sky Mikel Landa. Ne approfitta il coriaceo colombiano della Cannondale Rigoberto Uran, che sale in seconda posizione a 54'' da Froome.
Difende il quinto posto Fabio Aru, che chiude così un Tour de France per lui tutt'altro che facile: "Considerando come è andata l'ultima settimana non posso che essere soddisfatto, negli ultimi giorni ho temuto il peggio - ha dichiarato a fine corsa il campione di Villacidro - in base ai mezzi che ho avuto a disposizione ho sempre lottato con i migliori, e sicuramente ho fatto passi in avanti rispetto al Tour dell'anno scorso". Il Cavaliere dei Quattro Mori glissa invece sulle polemiche montate in Italia sul mancato sostegno ricevuto dai compagni di squadra: "Tutti hanno visto che noi dell'Astana abbiamo perso degli uomini importanti come Jakob Fuglsang e Dario Cataldo per delle cadute, e abbiamo subito una serie di infortuni anche al Giro. Non direi che sono rimasto solo perché i miei compagni hanno sempre dato il massimo per stare con me, e li ringrazio per quello che sono riusciti a fare. Le polemiche non devono esistere". In chiusura l'auspicio: "Voglio tornare a questa corsa il prima possibile per cercare di fare del mio meglio. Ho imparato come si corre al Tour lo scorso anno, e quest'anno ho cercato di interpretarlo al meglio".
Un grande ringraziamento al campione sardo è arrivato dalla sua prima concittadina, la sindaca di Villacidro Marta Cabriolu: "Abbiamo sofferto con te - scrive sulla sua pagina Facebook Cabriolu - abbiamo sognato insieme a te, abbiamo sperato fino all'ultimo. Ci hai dimostrato cosa si può fare con la determinazione, la forza, la tenacia. Un quinto posto conquistato e difeso, che per noi villacidresi, per noi sardi, equivale ad un primo posto. A te va il nostro grazie e un abbraccio straordinario, come te. Grande Fabio Aru".
La tappa di Marsiglia era l'ultima insidia prima del gran finale di Parigi: era nei 22,5 chilometri della tappa odierna - con lo strappo sul colle che porta alla ottocentesca basilica di Notre-Dame-de-La-Garde - che si sarebbero decise le sorti del Tour. Una frazione iniziata e terminata nel celebre stadio Vélodrome, palcoscenico delle gesta mondiali degli Azzurri del calcio: leggendario il rigore segnato al Brasile nella semifinale del '38 da Peppino Meazza con una mano sull'elastico rotto dei pantaloncini.