SERRE CHEVALIER. Si complica la scalata di Fabio Aru verso i Campi Elisi. Il campione di Villacidro fatica sui 2642 metri del Galibier ma tiene botta fino al traguardo di Serre Chevalier, dove arriva decimo con 53'' di ritardo sulla maglia gialla Chris Froome, terzo al traguardo. Una tappa agrodolce, per il campione di Villacidro, che scivola al quarto posto nella classifica generale. Ne approfittano il padrone di casa Romain Bardet e il colombiano della Cannondale Rigoberto Uran, che sorpassano Aru in classifica e si piazzano a 27'' da Froome. Quinto posto per il compagno di squadra della maglia gialla, il basco del Team Sky Mikel Landa, che perde sette secondi e si attesta su 1'24''.
La tappa numero 17 del Tour va allo sloveno del Team Lotto NL-Jumbo Primož Roglič, che si aggiudica due dei quattro gran premi della montagna della frazione odierna, il Télégraphe e il Galibier. Al belga della Lotto-Soudal Thomas De Gendt il Crox de Fer, mentre il primo gpm sul Col d'Ornon se lo aggiudica - insieme al traguardo volante - Michael Matthews. L'australiano della Sunweb approfitta del ritiro di Marcel Kittel (Quick Step) - vittima di una brutta caduta dopo appena 20 chilometri di corsa - per prendersi la maglia verde. Padrone della maglia a pois resta ancora una volta Warren Barguil (Sunweb).
Dopo i 183 chilometri da La Mure a Serre Chavalier, Fabio Aru non nasconde la delusione: "Non posso essere contento. È stata una giornata negativa per me, ma questo è il ciclismo. Eravamo a una certa quota - spiega ai cronisti - quando mi hanno attaccato non ho avuto energie per rispondere. Sono state giornate dure, domani lo sarà altrettanto. Bisogna accettare quando si perde nel ciclismo". Poi il moto d'orgoglio di chi non ha intenzione di gettare la spugna: "Il Tour finisce domenica".
Non tutto dunque è perduto. Domani seconda e ultima tappa alpina prima prima della discesa verso la Provenza: Briançon-Izoard, 179, 5 chilometri con tre gpm e arrivo sulla leggendaria cima dell'Izoard a 2360 metri di altitudine. Ultima carta a disposizione di Aru per provare a strappare la maglia gialla dalle spalle del tre volte campione Froome. Ultima occasione per entrare nella Storia.