BLAGNAC. Un tranquillo sabato pomeriggio in collina. Sembra l’inizio di un romanzo con Miss Marple, ma qui di giallo c’è solo la maglia sulle spalle di Fabio Aru. È questo lo sfondo della quattordicesima frazione del Tour, che condurrà la carovana della Grande Boucle da Blagnac a Rodez. Un tracciato di 181,5 chilometri con due soli gran premi della montagna, di terza categoria. Eppure di tra le colline dell’Alta Garonna potrebbe consumarsi oggi un capitolo importante della storia dell’edizione numero 104 del Tour de France. E a garantire il finale a sorpresa potrebbero pensarci quei 570 metri finali con pendenza del 9,6 per cento che portano al traguardo del capoluogo ruteno.
Fabio Aru, ieri nono all’arrivo di Foix, è riuscito a tenersi stretta la maglia gialla. Dietro di lui - in una classifica generale rimasta invariata al vertice - il rivale da battere Chris Froome a 6'', il beniamino di casa Romain Bardet a 25''e il coriaceo colombiano della Cannondale Uran a 35''. Sorpresa invece per il quinto posto, conquistato ieri da Mikel Landa: il basco del Team Sky, partito ieri mattina con 2'55'' di ritardo su Aru, ha recuperato oltre un minuto e si trova ora a 1'09''.