La bellezza della vergine risiede in quel rigore che infonde sicurezza. Guardate Pier Francesco Favino omone di un metro e novanta colui che renderà ancora una volta il Festival di Sanremo un momento in cui noi donne invochiamo la dea e chiediamo una clonazione del Favino in un milione di esemplari distribuiti in zone ad alta densità di singles con conseguente eliminazione di omuncoli affidabili come i pattini rosa di Barbie e avvenenti come Kiwi la nutria di Quartu. Perché Favino è uno dei pochi attori internazionali di cui ci possiamo vantare ed uno sul quale sbavare quando affianco ci troviamo il ragionier Filini che ti guarda con gli occhioni in attesa di una match coniugale che vorresti averla cementata come uno dei tombini di Monserrato. Vergine grazie di essere così e tu Francy salva questo Festival che tra poppanti e matusa l’unico vero uomo sei tu.