CAGLIARI. Lavoratori della sanità non vaccinati contro il Covid, si inizia a fare sul serio. Sono dovuti intervenire i carabinieri sabato al Brotzu, per convincere una operatrice socio sanitaria a lasciare il posto di lavoro dal quale era stata sospesa.
Il provvedimento era scattato a seguito di un lungo procedimento. Tutto il personale ospedaliero era stato invitato a sottoporsi alle somministrazioni all'interno del San Michele. L'azienda ha dato a tutti il tempo di mettersi in regola. Fino al recente ultimatum, sulla base di elenchi forniti dall'Ats: vaccinatevi, pena la sospensione dal lavoro con blocco dello stipendio.
La Oss del reparto di Neurochirurgia, ostinata, ha rifiutato il siero. E, nonostante il provvedimento, si è presentata sul posto di lavoro. Inascoltati gli inviati ad andarsene, ha deciso di rimanere in ospedale. Così i vertici dell'azienda sono stati costretti a chiamare i carabinieri per riportarla a più miti consigli.
In questi giorni, intanto, l'Ats sta procedendo con i provvedimenti contro altri dipendenti della sanità non vaccinati: hanno tutti ricevuto le raccomandate con le quali gli si intima di mettersi in regola. Il tempo è scaduto ieri.