CAGLIARI. "Nell’istantanea scattata dall’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe, la Sardegna è fra le poche Regioni ad aver registrato un miglioramento su tutti gli indicatori rispetto alla settimana precedente". I dati, quindi, confermano "la solidità della nostra richiesta, avanzata ieri con una mia lettera al Ministro della Salute, che la Sardegna sia immediatamente riqualificata come regione gialla".
Il presidente della regione Christian Solinas rilancia, in vista del report dell'Iss che domani determinerà il colore delle regioni sulla base delle fasce di rischio. Le regole finora sono state chiare: chi viene declassato, come è successo alla Sardegna la settimana scorsa, "paga pegno" per due settimane. Ma in Regione insistono sulla line adottata fin dall'adozione dell'ordinanza di Speranza: i dati, è la tesi di Villa Devoto che fa riferimento a posti letto in terapia intensiva e focolai, sono migliorati subito dopo i periodo preso in considerazione per la valutazione.
E oggi la Fondazione Gimbe ha certificato una situazione in costante miglioramento, per il periodo che va dal 20 al 26 gennaio. "Particolarmente significativo il dato sui ricoveri", prosegue Solinas, "sia in area medica, sia in terapia intensiva, dove i tassi d’occupazione sono rispettivamente al 28% e 22%, ben al di sotto delle soglie di saturazione e sensibilmente inferiori alla media nazionale, per la quale gli stessi indici si assestano al 34% e 28%”.
Per ciò che riguarda gli altri indicatori che la Fondazione esamina, sottolinea il governatore, "il rapporto tra positivi e casi testati per la nostra Isola è al 7,2%, solo l’Abruzzo, con il 4% registra un valore inferiore, mentre la media italiana è pari al doppio. Bene anche i casi testati per 100mila abitanti, 1.166 contro una media nazionale di 925, a ulteriore dimostrazione della nostra capacità di testare la popolazione, mentre l’incremento dei casi segna un lieve rallentamento".