CAGLIARI. La Sardegna è l'unica regione d'Italia dove non risulta pagata nemmeno una cassa integrazione in deroga che dovrebbe essere erogata per l'emergenza coronavirus. Lo comunica la sottosegretaria allo Sviluppo economico Alessandra Todde, pubblicando le tabelle più aggiornate dell'Inps. Se dagli uffici della Regione risultavano spedite più di mille domande (dato aggiornato a due sere fa), nei database dell'Istituto di previdenza sociale ne risultano pervenute 570 (QUI IL DETTAGLIO DEI DATI DI IERI). Lo stesso numero di ieri. La situazione dei numeri dell'Isola sta diventando imbarazzante. Perché all'Inps non risulterebbero ancora richieste che dalla Regione assicurano di avere inviato. Ovunque sia la responsabilità, a Cagliari o a Roma, resta un fatto: nessuno ha visto un centesimo. Anche se l'Inps sostiene di avere autorizzato 359 pagamenti tra le pratiche che sono già state spedite. Il flusso ha iniziato ad arrivare a Roma il 23 aprile (con le richieste che si potevano presentare dall'8). E se la Sardegna sembrava essersi messa in riga, anche se in ritardo, sembra difficile da spiegare lo stallo nel versamento dei soldi. In tredicimila attendono l'ammortizzatore sociale.
"Ho chiesto all'Inps di comunicarmi il prima possibile a quanto ammontano complessivamente i beneficiari rispetto al numero di domande già autorizzate. Questo perchè il numero dei beneficiari sarà sicuramente maggiore rispetto al numero delle domande ed è corretto comunicare i dati in modo trasparente senza alcuna polemica", afferma la Todde.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte, nel suo ultimo discorso, aveva bacchettato le Regioni in ritardo con le pratiche. Tra queste la Sardegna.