BONO. "Sono in corso accertamenti di laboratorio e approfondimenti epidemiologici per stabilire se i casi di variante inglese di Bono siano frutto di un caso di importazione o di un contagio locale in famiglia". È quanto fa sapere l'amministrazione comunale di Bono attraverso una nota.
Nel Comune del Goceano, il sindaco Elio Mulas, in accordo con il commissario di Ats, ha avviato un protocollo rafforzato per mettere in sicurezza la popolazione.
"Nei casi di focolai con persone provienti dall'estero, come da procedura, si effettua il sequenziamento del caso positivo, alla ricerca delle varianti. Al momento, quindi, quindi non è ancora possibile stabilire ancora certezza l'origine del contagio. Sono in corso da perte del personale di ATS ulteriori attività diagnostiche con esecuzione di tamponi naso-faringei e molecolari. Questo pomeriggio sono stati effettuati 90 test. Il sindaco di Bono, in contatto con il commissario di ATS, ha predisposto un sistema di tracciamento rafforzato per il Comune per mettere in sicurezza la popolazione", si legge su un comunicato.
"Questo pomeriggio, è stata emanata un'ordinanza per la chiusura di tutte le attività, in accordo con la Direzione di Ats e il Servizio di igiene e Sanità pubblica, per favorire l'attività di tracciamento costante dei contatti e l'isolamento delle catene di contagio, data la presenza di un alto numero di casi positivi nel Comune, che sarà in corso nell'arco di tutta la settimana".