In Sardegna

Cagliari, sì del Comune ai voucher per lo sport destinati ai ragazzi delle famiglie bisognose

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CAGLIARI. Soldi da distribuire alle famiglie meno abbienti, attraverso voucher, per permettere ai bambini e ragazzi di continuare a praticare uno sport. O di iniziare a farlo.

Il consiglio comunale di Cagliari, con 30 voti a favore, ha approvato la mozione presentata da una parte del centrosinistra, prima firmataria Camilla Soru (Pd), che impegna la giunta "a predisporre un bando per la concessione di contributi che verranno riconosciuti alle famiglie residenti nel territorio comunale, sotto forma di voucher, per agevolare l'accesso allo sport a bambini e ragazzi, compresi i portatori di disabilità". 

Un voto che, indirettamente, ha fatto emergere qualche frizione all'interno dell'opposizione: la proposta non ha trovato il sostegno di una parte del gruppo dei Progressisti, guidato da Francesca Ghirra, che non si è espresso a favore. Da quei banchi è arrivato il sì solo di Francesca Mulas e Giulia Andreozzi, che erano anche firmatarie assieme a Rita Polo, Fabrizio Marcello, Marzia Cilloccu, Matteo Lecis Cocco Ortu, Andrea Dettori e Guido Portoghese. Risultato: il centrodestra approva, il centrosinistra si divide (e potrebbe non essere un'occasione isolata).  

Nelle premesse del documento si legge che tanti, troppi, giovanissimi hanno dovuto rinunciare a un'attività fondamentale, sui campi o in vasca, anche a causa delle crisi determinata dal Covid, perché le famiglie non riescono a sostenere le spese necessarie. E l'aiuto ai più bisognosi si tradurrebbe anche in sostegno alle associazioni sportive che vedrebbero aumentare i loro iscritti: alcune vivono un periodo di ulteriore crisi proprio a causa della carenza di giovanissimi. 

Adesso la palla passa alla giunta che è impegnata anche "a trovare le risorse necessarie". 

"Un sostegno concreto per chi, in un periodo di crisi, si è trovato costretto a rinunciare alle attività non più ritenute essenziali", spiega Camilla Soru, che ha scritto il provvedimento, "un sostegno alla salute dei ragazzi e delle ragazze e un sostegno a tutte le ASD che svolgono sul territorio un lavoro prezioso e che oggi sono schiacciate dal calo delle iscrizioni".